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Per dieci giorni i media hanno trasmesso in diretta le inquietanti esplosioni che si susseguivano nei quattro reattori della centrale nipponica. Mentre nell'area del Giappone colpita dallo Tsunami aumenta giorno dopo giorno il livello di radioattività, nel resto del pianeta ci si chiede quale sarà il futuro dell'atomo. Luca Iezzi, giornalista ed esperto di tematiche energetiche, prospetta gli scenari che si aprono alla luce dell'incidente. Come cambiano i programmi e le posizioni dei Governi rispetto al nucleare? Cosa insegna Fukushima agli organismi di controllo nazionali e internazionali? E ancora, possiamo fare veramente a meno dell'atomo? Chiudere le centrali significa dipendere più da gas e petrolio, i cui prezzi sono già a livelli di guardia. Così come significa spendere sempre di più per sostenere le rinnovabili. Infine, c'è la cambiale del nucleare passato: la dismissione degli impianti ha dei costi enormi che dovranno essere spalmati nei prossimi decenni, a cui aggiungere le spese esorbitanti per lo smaltimento delle scorie in un panorama di forte crisi economica.